Sanremo 2024: la vera sfida è tra Annalisa e Angelina Mango?

Sanremo 2024: i primi cinque classificati della prima serata della 74esima edizione del festival della Canzone Italiana. I brani che mi hanno convinto di più e quelli che mi hanno convinto di me.

Abbiamo archiviato la prima serata del Festival di Sanremo 2024. Ieri sera all’Ariston abbiamo ascoltato per la prima volta tutti i 30 brani in gara. Le votazioni sono state affidate esclusivamente alla giuria dei professionisti della sala stampa tv e web che hanno decretato questo podio:

  1. Loredana Bertè – Pazza
  2. Angelina Mango – La noia
  3. Annalisa – Sinceramente
  4. Diodato -Ti muovi
  5. Mahmood – Tuta Gold

Cosa penso di questa cinquina? Annalisa e Angelina Mango non sono una sorpresa, anzi è possibile che sia la vera sfida per la vittoria di questo festival. Due leonesse, due mangiatrici del palcoscenico con due brani forti.

Loredana Bertè gioca in un altro campionato, assolutamente regina indiscussa del rock da cui tutti e tutte dovrebbero imparare, il brano è costruito perfettamente su di lei come donna e come artista. 

L’eleganza musicale di Diodato si conferma con “Ti muovi” che a mio avviso però non ha la forza di brani come “Babilonia” o “Fai Rumore”. Il brano di Mahmood per me ha la stessa sorte di quello di Diodato, non delude ma non ha la forza di “Soldi” e Brividi”.

Sanremo 2024: le canzoni che mi hanno convinto di più

Per la prima volta nell’era della direzione artistica di Amadeus abbiamo ascoltato tutte le canzoni in gara la prima serata. Una ventata dance, ammiccante chiaramente alle radio, è sicuramente la cifra di questa edizione 2024 del Festival di Sanremo, di melodia c’è molto poco.

The Kolors con “Un ragazzo e una ragazza” ci portano in una dimensione anni ’80, un “Kiss me Licia” del 2024. Brano esplosivo “La rabbia non ti basta” di Big Mama, bellissimo che meriterebbe di stare tra le posizioni alte di classifica.

Finalmente Il Volo si è svecchiato con “Capolavoro”(sono molto curiosa del loro primo disco di inediti, ndr) , i Negramaro con “Ricominciamo tutto” portano la loro cifra artistica migliore che a mio avviso li proietta nei primi dieci posti della classifica di questa kermesse. Emma con “Apnea” assolutamente perfetta.

Dargen D’Amico con “Onda Alta” e Ghali con “Casa mia” hanno i brani più politici del festival, quelli che nonostante il ritmo se ti fermi ad ascoltare bene le parole cambia tutto.

Il brano “Mariposa” di Fiorella Mannoia gioca come nel caso di quello della Bertè in un altro campionato, figlio di una tradizione musicale vicina a De Andrè e l’ho amato molto. Degli artisti provenienti da Sanremo Giovani 2023 non mi hanno deluso i Santi Francesi, il brano “L’amore in bocca” è un piccolo gioiello.

Gazzelle mi ha emozionato la sua emozione e il brano “Tutto qui” è un bel inno giovane e fresco, quel pop che amo cantare a squarcia gola in macchina e mi fa sentire nuovamente adolescente.

Geolier era stato al centro di polemiche legate alla lingua napoletana distorta dal suo brano “I p’ me, tu p’ te”. Alla prova dell’Ariston la canzone funziona e la sua esibizione è stata perfetta.

Sanremo 2024: le canzoni che mi hanno convinto di meno

Trenta brani in gara è normale che non possano essere tutti al top, come si dice:” Qualcuno ultimo deve pure arrivare”. Dispiace però che a fare ne spese sono quasi sempre gli artisti provenienti da Sanremo Giovani. Il brano “Diamanti grezzi” di Clara sicuramente girerà in radio supportato anche dal successo in realtà di Mare Fuori di cui lei è tra i protagonisti. Totalmente fuori fuoco “Governo punk” dei BNKR44.

Sangiovanni purtroppo non ha cantato la sua canzone “Finiscimi”, l’ha letteralmente biascicata: non ho capito una singola parola del testo quindi mi riservo un ulteriore ascolto per ora è un netto “no”. Alessandra Amoroso doveva mettersi in gioco prima al Festival di Sanremo, il suo brano “Fino a qui”, dieci anni fa avrebbe fatto la differenza su quel palco, oggi purtroppo è fuori tempo massimo. Molto piatta la canzone “Pazzo di te” dell’accoppiata Francesco Renga e Nek.

La Sad mi hanno ricordato i Finley ai tempi in cui erano una band e non conduttori radiofonici, il brano “Autodistruttivo” non mi ha convinto proprio perché mi ha ricordato quel tipo di brano che a inizio anni 2000 forse funzionava ma oggi no. Dopo la hit “Bellissimissima<3” da Alfa mi sarei aspettata di più, il suo brano “Vai!” non mi ha regalato nessuna spinta.

Il Tre con “Fragili”, Fred De Palma con “Il cielo non ci vuole” e Maninni con “Spettacolare” non mi hanno particolarmente colpito ma riservo a me stessa un maggiore approfondimento nelle prossime ore.