Ross Music Box: intervista ai Simple Mood

Inauguro oggi uno spazio dedicato alle band e agli artisti dal titolo Ross Music Box. Uno spazio virtuale dedicato ai piccoli e grandi progetti musicali a cui prestare attenzione nel vasto panorama musicale italiano.

Partiamo dalla Campania, dalla band Simple Mood. Nella provincia vesuviana c’è spazio per un approccio alla musica semplice, diretto e trasparente nei confronti dell’ascoltatore. I fautori di questo modo di fare musica sono  Raffaele Cerella (voce e testi) e Luigi Merone (chitarre e composizioni musicali).

Il loro primo ep dal titolo Musica Nera è uscito lo scorso maggio ed è stato registrato l’NMG Studio di Palestrina (Roma). I ragazzi hanno deciso di rispondere alle mie domande a quattro mani.

Simple Mood: da dove nasce questo nome e come vi siete conosciuti?

Ci siamo conosciuti intorno al 2002 , per caso, in sala prove.  All’epoca – racconta Raffaele – avevamo entrambi altri progetti per i quali ci trovavamo ad usufruire della stessa sala. Così un giorno Gigi mi dice: “Senti io ho questo pezzo strumentale, ti va di vedere se ti esce qualcosa ?”. E poi in resto è venuto da sè.

Simple Mood … Il “Mood” nella musica è il binario su cui un pezzo viaggia durante la sua riproduzione. È come il modo di camminare di una persona.  E’ un elemento fondamentale per chi ascolta, probabilmente ciò che si percepisce per primo di una canzone.

La nostra è una musica per alcuni aspetti complessa se si pensa ad alcuni passaggi armonici e ad alcune melodie, allo stesso tempo però è semplice all’ascolto, perché ciò che è semplice e di impatto è il mood.

Raffaele Cerella (voce e testi) dei Simple Mood.
Il titolo del vostro primo lavoro è Musica Nera. Come mai avete scelto questo titolo?

Musica Nera è un riferimento alle forti radici blues che ci sono nella nostra musica. Racchiude in maniera sintetica le influenze black che abbiamo ormai interiorizzato.

Luigi Merone (Chitarre e Composizioni musicali) dei Simple Mood.
Mi raccontate come è nata ogni singola traccia dell’EP?
  1. “Musica Nera” è stato proposto da me ( racconta Raffaele Cerella, ndr ) in chiave più pop, arrivai in sala con questo giro di accordi, una melodia e un parappapa. Il problema è che non aveva il mood giusto. Il ritmo specialmente era troppo “saltellante”. Così Gigi lo ha trasformato in un pezzo dall’andamento seducente, misterioso e un po’ maledetto. Ed ecco qui il brano che dà il titolo all’EP.
  2. “Quando” è il brano che è nato per primo di tutti. Gigi mi propose uno strumentale funky dalle sonorità latine. La melodia è la meno “fissa” dell’EP , almeno per quel che riguarda la strofa. Il kazoo senza dubbio dà un tocco di follia al pezzo. Usciì tutto in maniera naturale.
  3. “Ho ucciso la mia donna” è nato col riff di Gigi, quello dell’inizio del pezzo. Non si riusciva a trovare una melodia che non fosse troppo improvvisata e alla fine mi venne l’illuminazione : diamine ma seguiamo la melodia del riff! Il testo fu dettato dalla melodia stessa, succede molte volte che siano le melodie a suggerire le parole.
  4. “La prossima emozione” è nato invece in maniera opposta. Avevo questa poesia da un bel po’ nel mio taccuino. Gigi un giorno mi fa ascoltare il riff iniziale del pezzo. Poi continua con la strofa in mi maggiore e ho detto : “Ferma!”. Prendo il taccuino e: “Quante rocce addormentate in questo fiume …”. Et voilà.
  5. “Comodo”. Gigi aveva questo riff  “estivo” da qualche mese. Una mattina decidemmo semplicemente di scrivere il testo, perchè il ” Comodo!” iniziale che Gigi aveva pensato la notte precedente ci aveva già dato la spinta giusta. Lo scrivemmo in una sola mattina , senza dubbio la composizione più veloce di tutte.

La playlist dell’ep Musica Nera su Spotify

Quali sono gli artisti che vi hanno influenzato di più?

Senza dubbio Jimi Hendrix , Eric Clapton, Otis Redding e la scuola dei bluesman degli anni ’30, ’40, ’50. In alcune cose c’è anche un po’ di Bobby McFerrin direi. E non è da sottovalutare l’influenza di Lucio Battisti soprattutto nella scrittura dei testi.

La copertina dell’EP è molto particolare. Ho letto dal materiale che ho avuto modo di leggere che si tratta di una rielaborazione dell’opera di Mimmo Rotella. Perché avete scelto di ispirarvi ai suoi lavori? Quale messaggio cela?

Mimmo Rotella è un artista molto stimato da Gigi per le sue opere, per le sue rielaborazioni. Nel mese di gennaio, quando abbiamo programmato l’uscita del disco, una vertenza molto importante era dare un volto, una copertina all’EP.

In modo spontaneo ci affascinava l’idea del muro con i posters ed i manifesti segnati dal passare del tempo, e Giandomenico Piccolo (che ha curato le grafiche e l’impaginazione del disco, ndr) ha dato un preciso “volto” a Musica Nera EP.

Messaggi precisi non sono celati, garantito! È stata una copertina frutto dell’ispirazione e ci piace pensare che ogni ascoltatore trovi il suo personalissimo messaggio.

Copertina ep Musica Nera dei Simple Mood.
Quando e dove possiamo venirvi ad ascoltare live. C’è un tour in preparazione?

Stiamo preparando tante cose da settembre e per tutto l’autunno. E’ uscita una versione ri-editata di Comodo, una sorpresina che abbiamo lanciato sui nostri social.

Avremo un primo live al Goodfellas a Napoli domani giovedì 14 settembre. Suoneremo di certo in più zone della Campania e stiamo iniziando a far girare la nostra musica anche nel Lazio da qualche tempo. Ad ogni modo la nostra pagina Facebook può dare tutte le informazioni necessarie.

(La band suonerà in apertura al live dei Capatosta. Per maggiori info sull’evento visita la pagina ufficiale GoodFellas)

In chiusura una domanda particolare. Improvvisamente vi trovate ad essere nominati Ministri della Cultura. Quali sono i primi provvedimenti in ambito musicale che prendereste e perché?

È una domanda tosta. Probabilmente l’unica cosa che farebbe bene all’arte e quindi all’uomo è renderla più casualmente fruibile cioè far sì che se ne respiri di più e più facilmente senza doversi impegnare per ricercare ore su internet un vento interessante.

La musica dovrebbe essere inserita in maniera più decisa all’interno delle scuole perchè rappresenta una sfera dell’uomo che esiste praticamente da sempre. Se già si iniziasse a percepire la musica come qualcosa di presente nella vita e non solo negli schermi o nelle radio, sarebbe un passo importante, una svolta.

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