Nuovo appuntamento con la rubrica Ross Music Box. Protagonista dell’intervista è Gennaro Porcelli, uno dei talenti del Blues “made in Italy”.
Ross Music Box è uno spazio virtuale dedicato ai piccoli e grandi progetti musicali a cui prestare attenzione nel vasto panorama musicale italiano. Oggi ho il piacere di scambiare due chiacchiere con il chitarrista e cantante Gennaro Porcelli, da oltre diciannove anni al fianco di Edoardo Bennato e definito da pubblico e critica “Il gioiello del blues italiano”.
Il 12 maggio 2023 è uscito il suo terzo disco “Me, You and the Blues” per l’etichetta Soundinside ed è stato registrato completamente in presa diretta come si faceva negli Anni ’60. Il disco rappresenta il terzo capitolo discografico della carriera solista di Porcelli. “Me, You and the Blues” è composto da nove tracce(brani inediti ed altri riarrangiati) in cui Gennaro abbraccia sonorità sia acustiche che elettriche esplorando vari stilemi del Blues (e non solo).
Quando hai incontrato per la prima volta il blues?
Gennaro Porcelli:”Ho incontrato il blues quando avevo 10 anni circa dopo ascoltato Edoardo Bennato che suonava e cantava in quello stile. Subito dopo ho comprato il mio primo disco di John Lee Hooker e da li è partito il mio lungo viaggio”.
Quali sono gli artisti che ti hanno maggiormente influenzato? Con alcuni ho letto hai condiviso il palco o comunque hai avuto la possibilità di incontrarli.
Gennaro Porcelli:”Sicuramente Robert Johnson, Tommy Johnson, John Lee Hooker , Muddy Waters, I tre King , Johnny Winter e tanti altri. Ho avuto la fortuna di conoscere Johnny Winter, mio mentore e di stare con lui un pomeriggio intero e di suonare con i suoi musicisti”.
Quali esperienze e quali emozioni sono finite nel nuovo disco “Me, You and the Blues”?
Gennaro Porcelli:”Alcune sono storie di vita vissuta personalmente altre vissute da altri che sento mie. In questo disco ci sono i mie affetti , le mie speranze ed il blues che non mi lascia mai”.
Soundinside Records è una etichetta giovanissima. Come è andata la lavorazione del disco? Ci sono diverse collaborazioni tra l’altro.
Gennaro Porcelli:”Il disco è stato registrato tra Pistoia e Napoli e poi ho deciso di farlo uscire con Soundinside, una giovane etichetta che lavora molto bene e crede nei bei progetti.
Nel disco ci sono diversi ospiti, che poi sono anche miei cari amici nonché grandi artisti come Edoardo Bennato, Guy Davis, Mario Insenga, Vince Pastano e Daniele Sepe che impreziosiscono con la loro presenza questo nuovo album”.
Dal vivo sarai accompagnato dalla RR Band. Chi sono i tuoi compagni di avventura e come li hai conosciuti?
Gennaro Porcelli:”La RR band è la band del mio amico e grande musicista Rudy Rotta, scomparso da qualche anno, ed è composta da Pippo Guarnera all’hammond , Renato Marcianò al basso e Enrico Cecconi alla batteria. Una vera macchina da guerra. Li ho conosciuti tramite Rudy e da li è iniziata una bella amicizia e grande feeling sia sul palco che in studio”.
Quali sono i consigli che ti senti di dare a chi sta intraprendendo oggi questo lavoro?
Gennaro Porcelli:”Di crederci a qualsiasi costo anche se i tempi non sono favorevoli per la buona musica e di non svendersi mai. Fino a quando il vostro cuore batte per la musica insistete altrimenti cambiate strada”.
Improvvisamente ti ritrovi a essere nominato Ministro della Cultura. Quali sono i primi provvedimenti in ambito musicale che prenderesti?
Gennaro Porcelli:”Sicuramente farei una legge in cui obbligherei tutte le radio e le televisioni a passare tutti i generi musicali in egual misura in modo da poter scegliere e non essere indirizzato al pensiero unico. Mi piacerebbe inoltre che la musica avesse un ruolo importante nella formazione dei ragazzi a partire dalla scuola dell’infanzia fino all’università”.